Il pediatra di famiglia

UNA CORRETTA INFORMAZIONE

Il Pediatra di famiglia è un medico specialista in Pediatria, libero professionista, che ha un “contratto” con il Sistema Sanitario Nazionale e posto sul territorio per esercitare la sua professione a servizio della collettività. Il suo lavoro è regolato dall’ Accordo Collettivo Nazionale (definito “Convenzione”) per Pediatri del 15.12.2005 (e successive modificazioni) ed, a livello locale, dall’Accordo Integrativo Regione Liguria pubblicato sul B.U.R.L. il 20 giugno 2007 (e successive integrazioni)

LE CONSULTAZIONI TELEFONICHE

Il Pediatra può arrivare ad assistere anche fino a 1000 bambini! Talvolta diviene una professione estenuante, anche perché i genitori, per loro definizione, sono sempre preoccupati dei propri figli e del loro stato di salute e si sentono tranquilli solo dopo aver sentito la voce del Pediatra. Questo è molto bello e gratificante per il medico, ma se non esistessero delle regole di comportamento, diventerebbe un lavoro veramente difficile e, spesso, impossibile.

Il telefono, quindi, rappresenta per il Pediatra un vero e proprio strumento di lavoro. 

È importante allora seguire alcuni consigli

– Ricordarsi sempre che la telefonata deve essere il più breve possibilein questo modo si potrà lasciare la linea libera e rendere più agevole il consulto telefonico con altri genitori, che altrimenti troverebbero la linea sempre occupata.

È raccomandabile non affrontare, al telefono, problematiche complesse o psicologiche.

 Quando si chiama il Pediatra tenere sempre a portata di mano una penna e un foglio di carta per scrivere eventuali indicazioni.

 Evitare assolutamente di far parlare prima un’altra persona! Al telefono sia presente la persona che segue il bambino e che quindi meglio può riferire sintomi, medicine somministrate e altro.

– Rispettare le fasce orarie di chiamata consultabili sulla guida informativa che vi è stata consegnata (o che trovate affissa in sala di attesa).

LE VISITE DOMICILIARI

La richiesta di intervento domiciliare deve avvenire nell’orario previsto dall’ACN (articolo 46 commi 2 e 3) ossia dalle ore 8 alle ore 10.

Dopo tale orario, se si tratta di problemi urgenti, si potrà contattare il Pediatra presso il suo studio negli orari in cui egli è presenteoppure chiamare al cellulare quando NON è in studio secondo gli orari comunicati nella Guida informativa che avete ricevuto o che trovate affissa in sala di attesa.      

La visita domiciliare viene effettuata SOLO a giudizio del Pediatra

(articolo 46 comma 3 della “Convenzione”)

Talvolta la richiesta di visita domiciliare da parte dei genitori si può trasformare in una richiesta, da parte del Pediatra, di trasporto del piccolo presso il proprio ambulatorio. Questa NON va intesa come un mancanza di rispetto del medico verso i genitori, ma come una richiesta che il Pediatra esprime in base alla sua esperienza; in genere il bambino può essere visitato meglio in studio senza rischi per la sua salute

LE VISITE AMBULATORIALI

La visita presso lo studio del Pediatra può essere erogata attraverso un sistema di prenotazione. Questo ha lo scopo di ridurre l’enorme attesa che i genitori con i bambini sarebbero tenuti ad osservare, se ciò avvenisse ad accesso libero. Talvolta però potrebbe accadere di dover comunque attendere prima di poter essere ricevuti dal Pediatra, a causa di fattori imprevedibili che interferiscono con il normale decorso di una visita ambulatoriale, quali telefonate (che siano quindi brevi!) e le eventuali visite urgenti di bambini che giungono improvvisamente e che necessitano di un controllo immediato (crisi d’asma, febbre elevata, forte dolore addominale, difficoltà respiratoria, vomito che non si arresta, crisi convulsiva).      

Il bambino dovrebbe essere condotto allo studio del Pediatra per:

  1. i cosiddetti “bilanci di salute”; questi sono visite ad età filtro che vengono effettuate in date predefinite (anche dall’Accordo Regionale) ai mesi: 1; 2-3; 4-6; 7-9; 10-12; 15-18; 24-36 ed anni: 5-6, 7-9 e 11-13
  2. visite calendarizzate dal vostro Pediatra
  3. problemi che non trovano soluzione dopo eventuale consulto telefonico con il vostro Pediatra. A questi, ovviamente, vanno aggiunte le “visite urgenti”.

E’ veramente inutile portare il bambino per il cosiddetto “controllo prima delle vacanze” (come se fosse una macchina che deve essere revisionata prima della partenza), o “per controllare la gola“. Ciò rallenta il lavoro del tuo Pediatra e toglie spazio e tempo che andrebbero dedicati a chi ha veramente dei problemi.

CONTATTABILITÀ

Il vostro Pediatra è facilmente contattabile tutti i giorni feriali dalle ore 8:00-10:00 (al numero comunicato alla ASL, a voi genitori in occasione della prima visita), negli orari di studio e per ulteriori 2 ore che vi sono comunicate nella Guida Informativa (consegnata alla prima visita ed affissa in sala di attesa). Per le urgenze che avvengono fuori da questi orari, sarà il vostro Pediatra ad indicarvi le modalità.   

Secondo quanto previsto dalla Convenzione

il Pediatra non è tenuto:

1) ad essere reperibile dalle ore 20 alle ore 8 del mattino di tutti i giorni feriali;

2) ad essere reperibile nei giorni festivi e prefestivi;

3) ad effettuare visite domiciliari negli orari pomeridiani per le viste richieste oltre le ore 10:00 e giudicate non urgenti dal vostro pediatra

D’altronde difficilmente, a meno che non siate molto ansiosi, avrete bisogno immediatamente del Pediatra di notte e nei giorni festivi.

Il sabato e la domenica nei giorni pre-festivi e festivi e durante le ore notturne il pediatra lavora solo come libero professionista a pagamento.

Il Servizio Sanitario Nazionale assicura, in quelle fasce orarie ed in quei giorni, il Servizio di Guardia Medica.

IL RAPPORTO COL PEDIATRA

Il rapporto con il Pediatra è fondato sul cosiddetto Rapporto di fiducia. Se la fiducia venisse a mancare, sia la famiglia che il medico possono liberamente interrompere il loro rapporto, comunicandolo al Distretto di competenza.

Rapporto di fiducia significa:

-) avere rispetto e buona educazione reciproca,

-) comprendere le ansie e le paure dei genitori,

-) credere nel proprio medico,

-) comprendere la fatica gratificante del suo lavoro,

-) non avere altra voce che possa intromettersi tra lui e voi,

-) non pensare che tutto è dovuto e tutto può essere chiesto perché tutto è gratuito.

Il rapporto più difficile è soprattutto con chi ha già avuto precedenti pediatri. In questi casi se si decide di cambiare, bisogna farlo in modo radicale, accettando il nuovo medico nel suo modo di rapportarsi sia personale che professionale.

Il rapporto col pediatra è, quindi, sempre un rapporto a due: lui da una parte e i genitori dall’altra. Anche in questo caso è importante non ascoltare le voci della gente, dell’amica della porta accanto, della zia o della nonna che tutto sa.

La Pediatria, come tutta la medicina, è una scienza in continua evoluzione e solo un Pediatra attento ed aggiornato saprà dirvi cosa è giusto e che cosa non lo è.

 

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.